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Roma: Via Veneto e la nascita della dolce vita

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Roma: Via Veneto e la nascita della dolce vita

Federico Fellini con “La Dolce Vita” rende immortale Roma
Erano gli anni del boom economico, spensierati, vivaci, intensi, creativi e assolutamente glamour. Roma, che si era appena ripresa dalle sofferenze della guerra, vive il suo momento più felice. Nell’aria c’era tanta voglia di vivere, di divertirsi e di godersi la bellezza di una delle città più belle del mondo. Federico Fellini, con “La dolce vita” (uno dei suoi film capolavoro) e il bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, rende immortale la città eterna”. Via Veneto, frequentata da tutti i divi più importanti del cinema mondiale, diventa immediatamente il simbolo di quelle notti mondane. Lo diviene anche grazie all’eleganza e all’internazionalità della strada, alla presenza di hotel sontuosi, ai negozi, ai caffè di lusso e ai locali aperti e frequentati fino a tarda notte. I fotografi, (da allora in poi furono chiamati paparazzi e uno di loro ispirerà a Federico Fellini il personaggio di Marcello Mastroianni nel film) inseguivano i personaggi famosi per le vie del centro, alla ricerca dell’attimo fuggente e dell’immagine rubata, che rivelasse al mondo lo scandalo del momento. In quegli anni la città eterna fu considerata il salotto culturale e mondano del mondo del cinema e per le vie del centro, passeggiavano tutte le star e gli attori del tempo. Tante sono state le immagini scattate che hanno fatto la storia e che dimostrano l’immediatezza, la vitalità e il fascino di quegli anni fantastici. Liz Taylor ancora vestita da Cleopatra e Richard Burton che la bacia e rivela al pubblico il loro amore. Audrey Hepburn mentre compra il pane e Anita Ekberg che, esasperata, minaccia i fotografi. Walter Chiari che corre infuriato dietro a un fotografo che l’aveva ritratto in compagnia di Ava Gardner. Sofia Loren insieme al marito a Vittorio de Sica e al figlio, Brigitte Bardot che sorride ai fotografi. Jean Paul Belmondo che viene sorpreso al ristorante con Ursula Andress e Alain Delon che cena con Gina Lollobrigida. In città c’era anche un grande fermento culturale: Piazza del Popolo veniva frequentata da grandi letterati, come Moravia, Pasolini, da scrittori come Nanni Balestrini e Umberto Eco, da giornalisti come Ennio Flaiano, Vittorio Veltroni e Lello Bersani. In quegli anni, anche l’ambiente intellettuale, non disprezzava la mondanità. Pertanto le feste, le mostre, le terrazze, i salotti o i locali come il piper – dove si esibiranno tutti i grandi artisti dell’epoca – erano l’occasione per far incontrare e unire le diverse anime della capitale.  
Stefano Pezzotti

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